I riti della entafiazein
La preparazione del corpo di Gesù secondo i Vangeli Sinottici, facendo anche riferimento alla Sacra Sindone di Torino.
La preparazione del corpo di Gesù secondo i Vangeli Sinottici, facendo anche riferimento alla Sacra Sindone di Torino.
Completamento della preparazione del corpo di Gesù secondo Giovanni e i Vangeli Sinottici ed analisi delle differenze tra i due, facendo anche riferimento alla Sacra Sindone di Torino e al
Entreremo nel cuore dell’argomento «entafiazein» scoprendo i riti, della tradizione ebraica, relativi alla preparazione dei corpi per la sepoltura.
Continueremo lo studio di Nicodemo, testimone della «entafiazein», citato ben 5 volte nel Vangelo di Giovanni Gv 3,1-18 (3 volte); Gv 7,50-50 e Gv 19,39-39.
Dopo aver visto la figura di Giuseppe d’Arimatea Gv 19,38-42, testimone e personaggio centrale dell’entafiazein, passeremo ad un’altra figura altrettanto importante: Nicodemo Gv 3,1-18 e Gv 19,39-39.
L’entafiazein, Gv 19,40-40, è la parola greca che indica la preparazione del corpo di Gesù per la sepoltura. Affronteremo l’argomento dei testimoni della entafiazein, iniziando da Giuseppe d’Arimatea Gv 19,38-38.
L’entafiazein, Gv 19,40-40, è la parola greca che indica la preparazione del corpo di Gesù per la sepoltura. È necessario capire come è stato preparato il corpo di Gesù, prima
Dopo la morte di Gesù abbiamo esaminato gli aspetti simbolici del velo del tempio che si spezzò dall’alto in basso, della terra che tremò, delle le rocce che si ruppero